Immaginiamo questa scena: tre giovani ragazze stanno viaggiando in macchina. È una giornata assolata, il traffico non è intenso, tutte tre usano cinture di sicurezza e non sembrano essere in stato di ubriachezza. Stanno parlando di un comune amico "ti piace non è vero?". Sembra un normale chiacchiericcio tra giovani teenager, ma la guidatrice decide di coinvolgere l’amico nella conversazione e mentre sta sterzando gli manda un messaggio attraverso il cellulare. Improvvisamente la macchina si trova sulla corsia opposta e colpisce le altre macchine ad alta velocità. I corpi delle tre ragazze sono sbattuti all'interno della macchina, si rompono i vetri e si vedono i corpi delle ragazze che perdono sangue dalla testa e da altre parti lesionate. Finalmente la macchina si ferma, soltanto la guidatrice sembra essere ancora cosciente, comincia a gridare e piangere non solo per le ferite ricevute, ma anche perché ha realizzato di aver ferito od ucciso le sue due amiche solo per aver scritto un messaggio con il telefono cellulare. Questa scena appare sulla televisione inglese come spot educativo. Il video sconvolgente da guardare, anche se è chiaramente una finzione, fa riferimento ad una realtà, quella dei guidatori distratti per parlare o scrivere messaggi col proprio telefonino, fenomeno in evidente crescita con una notevole possibilità d’incidenti e di lesioni gravi se non di morte. Infatti, ogni anno, questi incidenti uccidono numerose persone. Sebbene sia difficile valutare l'aumento del rischio di collisioni dovute a guidatori distratti, una ricerca mostra che il parlare al telefono cellulare mentre si guida comporta un rischio quattro volte maggiore di incidente rispetto a guidatori non distratti e presenta lo stesso rischio di incidente di persone che guidano in stato ebbrezza. In un altro studio si dimostra che scrivere messaggi, mentre si guida, comporta un rischio di collisione 23 volte maggiore rispetto ad un guidatore che non ha distrazioni particolari. Sebbene esistano molte altre possibilità di distrazione guidando, in America più di 275 milioni possiede un telefono cellulare e il 81% di questi lo usano mentre guida. Le conseguenze tragiche di questa abitudine hanno raggiunto proporzioni epidemiche. Gli attuali dati suggeriscono che ogni anno, almeno 1, 600000 incidenti del traffico (28% del totale) negli Stati Uniti sono causati da guidatori che parlano al telefono cellulare o mandano messaggi. Da questo studio sembra che parlare al telefono causi più incidenti che mandare messaggi, semplicemente perché milioni di guidatori parlano ed una percentuale minore scrivono messaggi; in ogni caso le conclusioni indicano che il ricorrere ad un dispositivo viva-voce, non rende la guida più sicura. E’ pratica normale che i medici chiedano ai pazienti circa le loro abitudini pericolose quali per esempio l'uso di caschi, di cinture di sicurezza, di preservativi, di sigarette, di alcol e di abuso di farmaci. Anche se non esistono prove che porre queste domande di routine comporti qualche beneficio, è comunque opportuno farlo considerando che la tecnologia evolve velocemente e quindi le domande dovrebbero essere aggiornate, per esempio informandosi circa l’ abitudine attuale di utilizzare il telefonino mentre si guida. Sebbene non esista una correlazione diretta è noto che se i medici consigliano il loro pazienti circa i comportamenti pericolosi ciò può avere conseguenze importanti sulle modificazioni delle abitudini rischiose. Secondo alcuni dati pubblicati negli Stati Uniti di America, ogni 3 min spesi per parlare dei rischi dell'uso del tabacco, aumenta la possibilità che i pazienti decidano di smettere. Il contesto ha sua importanza, infatti quando un medico discute col paziente riguardo i comportamenti preventivi, il messaggio è molto diverso da quello trasmesso da un annuncio televisivo di un servizio pubblico che compare tra una pubblicità di patatine o di un alcolico o un annuncio stampato su una confezione del prodotto. Ciò è abbastanza comprensibile perché il rapporto medico paziente permette una interazione reciproca e quindi una possibilità di approfondire l'argomento o di rispondere ad eventuali domande o dubbi che il paziente può avere dopo aver ricevuto questo messaggio. Dovrebbe essere compito del medico chiedere 2 sempre nella discussione con il proprio paziente quali sono le sue abitudini di guida. Una prima domanda riguarda l'uso delle cinture di sicurezza, quindi bisognerebbe chiedere se usa il telefonino e se manda messaggi con questo. Se la risposta è positiva suggerirgli che l'uso improprio del telefonino, sia per parlare che per mandare messaggi mentre si guida, causa un numero enorme di incidenti stradali. Potrebbe essere utile anche consigliargli di vedere il video già descritto, ma è sicuramente importante sottolineare che guidare mentre si è distratti, in grandi linee equivale a guidare in stato di ebbrezza e questo comporta dei rischi molto elevati di incidenti anche mortali. E’consigliabile convincere i pazienti a ridurre o addirittura astenersi dall'uso del cellulare mentre guidano. È opportuno approfondire le circostanze che spingono molte persone a questa attività. Alcuni sono ormai abituati a parlare al telefono, mentre guidano e la maggior parte è sensibile al fascino di un nuovo messaggio o di una chiamata. Quando il paziente riferisce che occasionalmente riceve chiamate "importanti" che non può perdere è opportuno discutere a fondo i rischi che questo comporta. È importante descrivere tutte le azioni che implicano il dover rispondere con un telefonino, in modo che le persone si rendano conto dei rischi e dei fattori di distrazione che questo comporta. È fondamentale ricordare alle persone che quest’attività recente, una volta non era in uso presso i guidatori ed è quindi opportuno incoraggiarli a riprendere le pratiche antiche, quando si guidava senza questa modalità che facilita la distrazione. Molti rispondono che utilizzare il telefono significa riempire dei tempi vuoti, consigliare invece l'uso della radio o di un lettore digitale o ancora meglio di prestare attenzione alla guida e di evitare invece di compiere delle attività distraenti. È opportuno non avere il telefono a portata di mano o in ogni caso spegnerlo prima di mettersi alla guida. E’ frequente trovare una certa resistenza da parte dei pazienti che comunque tendono a porre alcune domande. Per esempio una delle più comuni è di sapere se parlare con un telefono viva voce è più pericoloso che parlare ad un altro passeggero nella macchina. Naturalmente la risposta è affermativa: primo vi è un ovvio rischio associato a cercare di manovrare il telefono per attivare il viva voce, inoltre una serie di studi cognitivi ha dimostrato che il nostro cervello non è capace di effettuare compiti multipli e che i neuroni si attivano differentemente se stiamo parlando ad un telefono o se stiamo parlando con un passeggero. Se anche in questo caso permangono dubbi, è opportuno fare questa semplice domanda "Come si sentirebbe se il chirurgo che le sta asportando l'appendice, nel corso dell'operazione parli al telefono con un viva voce? Quest'esempio ipotetico racchiude l'essenza del problema, in altre parole il rischio di concentrarsi pienamente su di un compito mentre si è impegnati in una conversazione telefonica. Molti domandano se parlare al telefono è realmente più pericoloso che truccarsi, sbarbarsi con un rasoio elettrico, o leggere una mappa mentre si guida, tutte attività che alcuni guidatori eseguono. La risposta è che in verità ogni attività che distrae il guidatore dal punto di vista visivo o cognitivo, aumenta il rischio di incidenti. Inoltre l'uso dei telefoni cellulari è un'attività molto più diffusa rispetto alle altre, anche se nessuna di queste è comunque sicura o meno pericolosa di un'altra. Ricordiamoci infine che 50 anni fa non esistevano le cinture di sicurezza, adesso obbligatorie per legge, e grazie a questo le morti per incidenti stradali sono notevolmente diminuite. Per un medico è opportuno aggiornare le misure preventive in modo da poterne discutere con i pazienti le loro abitudini di vita più rischiose. I medici devono avere questo ruolo sia di insegnamento sia di educazione contro le cattive abitudini dei loro assistiti, e dovrebbero utilizzare al meglio questo potere. E quindi opportuno che tra le tante domande sulle abitudini preventive quali l'alimentazione, il fumo, l'alcol ecc ci si informi quanto spesso usano il telefono cellulare guidando, cercando di dissuaderli riportando accuratamente i dati pubblicati nei vari paesi sull'enorme numero di incidenti dovuto a questa attività così diffusa tra tutti portatori di telefoni cellulari. Non porre queste domande e non educare le persone a ridurre questo rischio, non ha molto significato se veramente si vuole educare e prevenire le abitudini più pericolose che mettono a rischio la salute delle persone normali soprattutto se giovani.
L’articolo è uscito sul New England Journal of Medicine il 10-06 2010, per consultarlo collegarsi a
http://content.nejm.org/cgi/content/short/362/23/2145?rss=1&query=current
È possibile visionare il video descitto collegandosi al sito (www.youtube.com/watch?v=R0LCmStIw9E) ricordando naturalmente che è una semplice finzione.